I Manzini stavano meglio di altri, è vero, ma nessuno regalò loro nulla. Ogni successo fu conquistato con la dedizione e l’intraprendenza imprenditoriale, che fece sì che per acquistare la prima affettatrice Berkel, Renato firmasse un pacco di cambiali alto dieci centimetri. Ma Lui era certo di quell’investimento, così come fu certo di aver fatto la cosa giusta quando fece il suo primo mutuo con la banca agricola commerciale, per costruire la palazzina dove vivere con la famiglia e trasferire il “suo quarto figlio”, il negozio.
Erano gli anni 70 e quando la gente vide quell’”ipermercato di 150 metri”, sgomitava e faceva risolini, dicendosi che dovevano essere matti a fare un negozio così grande. E poi, come si faceva a riempire tutti quegli scaffali? Anche in quel caso però, all’inaugurazione, Renato al fianco del direttore della banca che era venuto a vedere se il suo prestito era stato ben concesso, vide che per l’ennesima volta l’intraprendenza era ben ripagata, perché nel giro di dieci minuti non c’era più un carrello disponibile.
I figli nel frattempo erano cresciuti e i due maggiori avevano deciso per la carriera medica. Alberto, il più piccolo, invece, più per obbligo morale che per vera convinzione, scelse di studiare ragioneria, perché qualcuno doveva pur prendere le redini del negozio.
Tutta la famiglia lavorò strenuamente per anni, per superare i momenti difficili dello strapotere delle cooperative e dell’arrivo della grande distribuzione, stringendo i denti, puntando sulla qualità ed aiutando con i “libretti” le famiglie che ne avevano bisogno. Alla fine degli anni novanta, lo storico negozio era ancora lì, ristrutturato ed allargato per sopravvivere alla concorrenza. Nora e Renato avevano lasciato definitivamente il maneggio ad Alberto, che con gli anni aveva imparato ad amare quel lavoro che gli era stato imposto. Non era difficile, però, scorgere la figura ricurva di Renato, con il suo cappello, la camicia, la giacca ed il bastone, elegante e spiritoso di fianco alla cassa, per controllare che tutto andasse bene e nessuno uscisse dal negozio senza aver pagato la merce.